Qual'è la vera libertà | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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sabato 10 luglio 2010

Qual'è la vera libertà

dipendenza

La libertà è l'ideale dominante dell'uomo moderno. Tutti ne parlano e la desiderano. "Quando diventerò maggiorenne sarò finalmente libero"… sospira l'adolescente; "Dateci la nostra libertà di stampa e di pensiero" gridano i popoli dominati da regimi dittatoriali e assolutisti. Nonostante il notevole interesse che suscita il tema della libertà, non tutti conoscono realmente il significato di questa parola. Il vocabolo "libertà" include almeno due concetti fondamentali.
Un noto dizionario definisce la libertà in questi termini: "assenza d'impedimenti, d'ostacoli, di vincoli" ed ancora: "facoltà dell'uomo di determinarsi da se, di agire secondo la propria volontà e la propria ragione".
Per quel che concerne la prima definizione, è chiaro che l'uomo non potrà mai raggiungere una libertà che escluda ogni forma di vincolo. Difatti, un aspetto che caratterizza la natura umana è senz'altro la dipendenza. La nascita di un individuo dipende dalla volontà dei genitori; come anche le funzioni più elementari di un bambino, quali vestirsi, mangiare, bere, richiedono la più ampia assistenza. Con il trascorrere degli anni ci si libera da tali necessità, tuttavia l'uomo rimane un essere subordinato. Sebbene, in fase adulta, l'uomo abbia a sua disposizione la forza fisica, la capacità intellettiva e il vigore della volontà, ciò non è sufficiente a renderlo totalmente autonomo. Egli è subordinato agli altri per tanti, tantissimi servizi di cui non può fare a meno.
Per un banale guasto all'auto ci si rivolge ad un meccanico per la riparazione; per camminare è necessario procurarsi un paio di scarpe fabbricate da un calzolaio; per non parlare delle dipendenze affettive.

dipendenze
 
 Il bisogno di avere un amico con cui confidarsi, o una persona del sesso opposto da amare, non sono altro che alcuni esempi che mostrano la dipendenza dagli altri. Anche considerando l'ipotesi che un uomo sia autonomo da tutto quanto finora detto, rimarrebbe da spiegare di chi sia l'aria che respira, la terra che calpesta e il sole che lo riscalda. Inutile, quindi illudersi che l'uomo possa ottenere libertà assoluta dall'ambiente esterno e dai suoi simili, perché la libertà umana è sempre limitata.

La seconda definizione sembrerebbe più alla portata dell'uomo e, invece, anche questa forma di libertà diventa per tanti una meta irraggiungibile. Alcuni affermano: "siamo liberi, perché facciamo ciò che ci pare meglio" e non si rendono conto di tutte le azioni sbagliate commesse, di tutte le offese arrecate al prossimo e di tutte le cattive abitudini da cui sono dominati.
Quante volte sentiamo delle frasi tipo: "non è colpa mia, è il mio carattere" - "non volevo farlo, ma è più forte di me", oppure alcolizzati, tossicodipendenti, fumatori incalliti ed altri ancora, che mestamente riconoscono: "non posso farne a meno"- "ho tentato di smettere, ma non ci riesco".
Ebbene, questo significa che l'uomo non è veramente libero, ma schiavo. Schiavo di se stesso, o per meglio dire, di quella forza insita nella sua natura e che la Bibbia chiama peccato. Gesù una volta dichiarò: "chi commette il peccato è schiavo del peccato" (Giovanni 8:34).

Il peccato rende schiavo l'uomo paralizzando la sua volontà, la sua coscienza e privandolo quindi della libertà di scelta.
"Siate sobri, vegliate. Il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede" (1ª Pietro 5:8-9).
Esistono, quindi,  due tipi di libertà: la falsa libertà, che secondo lo spirito del mondo significa fare quello che si vuole, dove e quando si vuole, spesso a discapito degli altri, ignorando gli altri o malgrado gli altri, e questa potrebbe essere anche una manifestazione di egoismo; e la vera libertà, che per il cristiano, il nato di nuovo, consiste nel fare la volontà di Dio, cioè vivere e mettere in pratica l'insegnamento dell'evangelo dell'amore nel rispetto reciproco, mettere in pratica ciò che si crede, in un mondo che è sotto il dominio del diavolo.

Il credente è impegnato a resistere su tre fronti

1 - La carne, l'io, la vecchia natura di cui Paolo parla nella sua epistola ai Galati 5:17: "La carne ha desideri contrari allo Spirito; e lo Spirito ha desideri contrari alla carne, sono cose opposte fra loro a guisa che non potete fare quello che volete". E' la carne con le sue opere che combattono le realtà spirituali ( cifr.Romani 8:5-9).
2 - Il mondo. E' una condizione interna dell'individuo che con il suo essere terreno, con il suo modo di vedere, di pensare ne condiziona tutto il comportamento. Pregando per i suoi seguaci Gesù ha detto: "Loro non sono del mondo, come io non sono del mondo. Io non ti prego che li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal mondo" (Giovanni 17:14-15). Vegliate per fare in modo a che la mondanità non si introduca nella vostra vita interiore.
Lo spirito del mondo cerca in ogni modo di imporsi, di imprimersi nei nostri pensieri, nei nostri occhi, nei nostri cuori.
3 - Il Diavolo. E' un essere reale, perché lui parla, agisce, esiste.
E' il maligno, il principe di questo mondo, il figlio della ribellione, l'avversario di Dio e dell'uomo. Egli ha sotto di se degli angeli per distruggere tutto ciò che è buono, che è secondo Dio. Conosce le nostre debolezze, le nostre tendenze e ci attacca per farci allontanare dal Signore.
Il diavolo ci attacca perché è il tentatore, si traveste in un angelo di luce per catturarci, a farci ricordare il nostro passato, e quindi a farci dubitare circa il perdono, che per grazia ci è stato accordato al Calvario e che abbiamo ricevuto per fede (cifr. Atti 10:43 - 1ª Giovanni 1:9).
Lui anche è colui che opprime. Questo attacco viene dall'esterno e cerca di riportare il credente sotto il suo potere dominante per mezzo della tirannia del dubbio. Attenzione ai suoi lacci, restiamo in guardia.

Il Diavolo lavora usando la confusione, usando le idee che glorificano l'uomo
 
Anche l'uomo crede e pensa di poter fare a meno di Dio. Attraverso la letteratura, Satana vuole spandere ed inondare nelle folle il pensiero e la filosofia che provengono da cuori non rigenerati.
Il risultato di questi insegnamenti, di queste azioni, è solo un senso di nulla e di vuoto (vanità).
Alcune manifestazioni musicali sono anch'esse utilizzate come veicolo per introdurre delle immagini e delle parole impure, violente e angoscianti.
Senza dimenticare i mezzi audiovisivi (cinema, televisione, radio), i mass-media (giornali, quotidiani,etc.), che penetrano nelle case imponendo temi che trattano l'adulterio, la violenza, l'impudicizia, gli omicidi, e senza dimenticare le arti magiche e l'astrologia che procurano timori, dubbi ed anche desideri malvagi nei cuori.

serpente
Si, Satana è certamente il serpente antico, colui che ha indotto Adamo ed Eva, mediante il dubbio, a ribellarsi a Dio inducendoli a disobbedire alla Parola di Dio.
Bisogna dunque, resistergli, esercitando il mezzo a nostra disposizione per proteggere e guardare il cuore, cioè Gesù, che per mezzo dello Spirito Santo, abita nei nostri cuori (Colossesi 3:16), mediante la fede in Lui.

L'apostolo Giacomo ci rivela la tattica del Diavolo che ci spinge a peccare (cifr. Giacomo 1:14- 15):
1- Il Diavolo cerca di introdursi, influenzandoci con cattivi pensieri.
Il fatto di avere un cattivo pensiero non costituisce peccato quando questo non è accettato e non è seguito da un azione. Lutero diceva: "Non posso impedire agli uccelli di girare intorno alla mia testa, ma possono impedire che facciano il nido nei miei capelli".
 2 - L'immaginazione. Se il cattivo pensiero incontra anche il più piccolo incoraggiamento, allora il processo può diventare pericolo e difficile da respingere. Bisogna fare in modo di fermare questo pensiero, rifiutarlo, scacciarlo con fermezza, altrimenti può prendere forza e imporsi, in caso contrario inizierà un processo di identificazione.
 3 - L'identificazione. Si entra in un scenario nel quale il cattivo pensiero predispone l'animo alla realizzazione di esso; questo ci porta poi al quarto punto che è il desiderio.
4 - Desiderio di fare, di compiere facilitato dalla predisposizione alla concupiscenza che è nella natura umana (cifr. Giacomo 1:14).
Il piacere suggerito e contemplato diviene così forte da spingere al punto cinque.
5 - Agire. "... ed il peccato essendo compiuto, consumato, produce la morte" (vers.15).
Dunque per evitare la morte (la separazione da Dio, la perdita della Sua comunione) bisogna: resistere, rifiutare, rigettare, rimuovere i pensieri malvagi.
Bisogna assolutamente bloccare le trafile del Diavolo, usando le armi della preghiera, della fede, della lode, della Parola di Dio, della comunione fraterna.
Non date accesso al Diavolo, resistetegli con fede ferma, e lui fuggirà da voi
«Gesù disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi"»
(Giovanni 8, 32)

Non basta essere discendenza di Abramo per credere in Dio. La fede non è un patrimonio genetico trasmissibile. Non si nasce credenti, lo si diventa. Si può crescere in una determinata cultura religiosa, questo aiuta. Ma la fede è altra cosa. È Dio che irrompe nella tua vita. La Fede non è una conquista del tuo sapere, è piuttosto un arrendersi, uno spogliarsi, un cedere il passo a Qualcun altro che ti invita a partire da te stesso per andare altrove. Forse là dove tu non vorresti mai. Ma Dio è là dove tu sarai. Proprio come Abramo. Questo partire e ripartire è il cammino della fede, un cammino di libertà se viene vissuto nella relazione con Dio. Credi e cammini con fiducia, cammin facendo la fede si irrobustisce. Un cammino di verità che conduce alla libertà, un cammino di libertà che intercetta la verità. Perché non c’è vera libertà senza verità.
Sappiate fermarvi al punto giusto, abbiate dei buoni freni spirituali per poter dire di no.
Mettete a frutto la conoscenza della Parola di Dio, gli insegnamenti ricevuti, finanche le vostre stesse esperienze.
Siate saldi contro le insidie del Diavolo (cifr. Efesini 1:11), pensando e agendo come Gesù: "E' scritto...".
La chiave per arrivare alla vera libertà ed alla vittoria permanente sulla tentazione è fare in modo che i nostri pensieri siano in conformità con la Parola di Dio e con lo Spirito Santo.

Raccomandazioni

pregare

Quando si presenta un cattivo pensiero, parlatene al Signore, dialogate con lui e con lo Spirito Santo per essere consigliati, avvertiti, messi in guardia.
Sia ogni pensiero messo alla luce della Bibbia, affinché tutti i punti di vista, le teorie e le filosofie personali siano chiariti per mezzo dello Spirito che ci guida in ogni verità.
Infine siate profondamente concordi con i principi dello Spirito della Parola di Dio, il quale sì opporrà a tutto ciò che è malvagio, vano, inutile e pericoloso.
Prendete lo scudo delle fede che è la parola di Dio (cifr. Efesini 6:17). Resistete, schiacciate i cattivi pensieri per mezzo della Parola.
Distruggete, bruciate i dubbi, gli errori e tutti gli istinti che portano al male, a disubbidire a Dio con la potenza che è nel nome di Gesù, con la parola e la preghiera.
"Io ho riposto la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te" (Salmo 119:11).
Siate posseduti dalla Parola di Dio, memorizzatevi dei versetti chiave. Leggete Proverbi 3 e 4, e non dimenticate che "Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo" (Giovanni 4:4).
 Possiamo quindi concludere che l'uomo non potrà mai gustare la vera libertà? L'umanità sarà costretta a portare per sempre le proprie catene? Sicuramente no!
Una soluzione esiste e si trova nelle parole di Cristo, riportate nei versi successivi del passo sopra citato. Gesù, continuando il suo discorso aggiunse: "Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi" (Giovanni 8:36).
Gesù Cristo è l'unico capace di rendere l'uomo libero. Libero da vizi, da pensieri e desideri malsani, dall'egoismo, dal continuo giudizio sugli altri, dal voler avere sempre ragione ed altro ancora.
Ubbidendo fino alla morte della croce, Gesù ha conquistato per il credente il perdono e la liberazione dal peccato e con essi, la vera libertà. Una persona a cui tutto è stato perdonato, ha pace ed è una persona libera! E questo è un fatto meraviglioso!
L'indipendenza, la possibilità di soddisfare tutti gli istinti, i desideri o i capricci, non sono altro che caricature della libertà.
Non lasciate il vostro spirito "vagabondare", e fate tutto il possibile affnchè tutto ciò che è bene, buono e vero sia l'oggetto dei vostri pensieri (cifr. Filippesi 4:8-9).
Dio è un essere spirituale perfetto, che ha un carattere e degli attributi divini, che quando parla crea, che è eterno, che è amore, che opera tutt'ora, che è onnipotente, che vi aiuterà, perché... in Cristo Gesù siete più che vincitori.

La vera libertà è la possibilità di scegliere e di seguire la strada di Cristo il Signore. Egli dona all'uomo la facoltà di esercitare quella preziosa libertà che consiste nell'essere capace di dire no al male e al peccato per scegliere liberamente la via del bene, della santità e della pace.


"Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi"
(Gv 8,32)
Liberamente adattato da internet
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3 comments:

  1. Bellissimo! Dio ti benedica!

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  2. Molto bello mi permetto di inserire una riflessione.

    La vera libertà........

    Giovanni 8:32-36
    32 e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi. 33 Essi gli risposero: Noi siamo progenie d'Abramo, e non siamo mai stati schiavi di
    alcuno; come puoi tu dire: Voi diverrete liberi? 34 Gesù rispose loro:
    In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del
    peccato. 35 Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo
    vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete
    veramente liberi.

    La prima è più grande libertà è quella dentro noi stessi, cioè di non
    pensare, nemmeno pensare con parzialità.

    E' una grande grazia da chiedere con insistenza, quella di sfiduciare di
    noi stessi, di essere scoperti in ciò che non ci conosciamo, e liberi
    dalle tante forme di superbia (orgoglio) Salmo 19 e 139.

    Non possiamo annunziare bene Cristo, che è libertà, se noi stessi non lo
    abbiamo accettato come liberatore del più grande nostro nemico. Il
    peggiore nemico di ciascuno è il "se stesso".

    RINUNZIA A TE STESSO!



    Matteo 16:24


    Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua.

    Daniele Gandolfi

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  3. Carissimo fratello Daniele, la tua riflessione rende appieno ciò che il post voleva dire, i primi a renderci prigionieri siamo proprio noi stessi, con tutti i nostri difetti carnali, solo superando quelli potremo essere veramente liberi, e il mondo con tutte le sue pressioni che ci rende schiavi ma nella vera fede possiamo trovare la libertà a cui aspiriamo, quella che ci viene dal sapere con certezza che siamo liberi in Cristo Gesù

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