Una rinascita a Natale | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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giovedì 24 dicembre 2015

Una rinascita a Natale


natale di Gesù


Eccoci alla festa da molti più amata dell'anno: il Natale, la celebrazione della nascita del Salvatore Gesù Cristo, o almeno così dovrebbe essere... In ogni caso c'è un fascino particolare nel Natale, anche se alcuni vorrebbero che queste feste passassero il più in fretta possibile per diversi motivi più o meno giustificabili... Un'occasione per onorare Cristo Gesù Come cristiani noi abbiamo la precisa responsabilità di far si che la nostra società ricuperi il significato autentico del Natale, quello originale. Per un cristiano esso non può essere, come disse qualcuno, "una cometa di lampadine per la nascita del panettone", ma una rinnovata occasione per esaltare la persona del Signore e Salvatore Gesù Cristo, la Sua identità, la Sua rilevanza, la Sua immutata potenza.

Il Natale è una data convenzionale più o meno discutibile. La società moderna l'ha sovraccaricata di usanze e significati che hanno ben poco a che vedere con la fede cristiana. Essa viene sfruttata per fare buoni affari. Per molti è il pretesto per fare semplicemente una vacanza e per divertirsi. Possiamo oggi ben dire che la festa del Natale del Salvatore Gesù Cristo sia stata gradualmente "sequestrata" dalle mani della chiesa cristiana, da parte di una società neo-pagana, per renderla "qualcos'altro", anche se si fregia dell'etichetta cristiana.

Che dovrebbe fare, di fronte a questo scempio, il cristiano che sinceramente ama il Salvatore Gesù Cristo e che davvero vuole onorare la Sua nascita, che vuole essere consapevolmente Suo discepolo in fiduciosa ubbidienza alla Sua Parola? "Lasciarsela portare via", questa festa, "ripudiarla" perché in gran parte non è più quello che avrebbe dovuto essere? No, non lo credo. Credo che questa festa noi cristiani la si debba rivendicare vivendola come un cristiano autentico la dovrebbe vivere, cioè come un'occasione per esaltare, onorare e benedire la Persona di Gesù Cristo. ...un'occasione per proclamare con forza che cosa la Sacra Scrittura dice a proposito di Gesù: che Egli è il Salvatore del mondo, Dio con noi. ...spiegare alla gente come e perché Gesù di Nazareth sia il Salvatore del mondo. ...mostrare in che modo Egli abbia salvato e salvi la nostra vita e possa ancora oggi dare un senso e una prospettiva all'esistenza umana, altrimenti vuota e senza speranza. ...accompagnare i nostri contemporanei a conoscere la meravigliosa persona del Salvatore Gesù Cristo. ...far loro intendere in modo rinnovato la bellezza della fede cristiana, una volta ripulita, riformata, da tutti gli orpelli e le scorie che le si sono accumulate sopra e che impediscono ai più di coglierne la freschezza e la carica liberatoria che possiede.

Chi ha "gustato" nella Sua vita "la bontà" del Signore Gesù Cristo, chi ha fatto esperienza del magnifico dono che Egli solo ci può dare, deve poter chiedere ai suoi contemporanei: "Non vi piacerebbe 'incontrare' il Salvatore Gesù Cristo e scoprire la Sua bellezza e potenza? Vorrei accompagnarti a farlo".

Incontrare Gesù


Nei vangeli troviamo molti uomini e donne che incontrano personalmente il Salvatore Gesù Cristo e ne vengono trasformati. Ciascuno di questi personaggi rappresenta una tipologia di persone con i quali si possono identificare uomini e donne di ogni tempo e paese.

Nel capitolo tre dell'Evangelo secondo Giovanni si parla di un uomo, un certo Nicodemo, che aveva inteso che in Gesù c'era un meraviglioso mistero, qualcosa di bello e di luminoso che lui avrebbe voluto scoprire, farne esperienza. Vorrei citare quest'incontro particolare perché qui si parla di una nascita, o meglio, di una "nuova nascita". A Natale al centro dell'attenzione c'è la nascita di una "nuova creatura", di Gesù, un essere umano unico nel suo genere. Essa è segno non di una "qualsiasi" nascita, come se si celebrasse il semplice fatto di venire al mondo, ma di una nascita d'ordine diverso, di una rinascita spirituale che proprio Gesù può rendere possibile in ogni uomo o donna che si affida a Lui. Questo è il messaggio che passa attraverso il racconto dell'incontro di Gesù con un certo Nicodemo. Leggiamo dunque una parte del resoconto di questo incontro come viene riportato dall'Evangelo: "Nel gruppo dei farisei c'era un tale che si chiamava Nicodemo. Era uno dei capi ebrei. Egli venne a cercare Gesù, di notte, e gli disse: - Rabbi, sappiamo che sei un maestro mandato da Dio, perché nessuno può fare miracoli come fai tu, se Dio non è con lui. Gesù gli rispose: - Credimi, nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce nuovamente. Nicodemo gli disse: - Com'è possibile che un uomo nasca di nuovo quando è vecchio? Non può certo entrare una seconda volta nel ventre di sua madre e nascere? Gesù rispose: - Io ti assicuro che nessuno può entrare nel regno di Dio se non nasce da acqua e Spirito. Dalla carne nasce carne, dallo Spirito nasce Spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito. Nicodemo disse: - Com'è possibile? Gesù riprese: - Tu sei maestro in Israele e non capisci queste cose? Ebbene, ascolta quello che ti dico: Noi parliamo di quello che sappiamo e siamo testimoni di quello che abbiamo visto. Ma voi non accettate la nostra testimonianza! Se non crederete quando parlo di queste cose terrene, come mi crederete se vi parlo di cose del cielo? Nessuno è mai stato in cielo: soltanto il Figlio dell'uomo. Egli infatti è venuto dal cielo. «Mosè nel deserto alzò il serpente di bronzo su un palo. Così dovrà essere innalzato anche il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia vita eterna. «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna. «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede nel Figlio non è condannato. Chi non crede, invece, è già condannato, perché non ha creduto nell'unico Figlio di Dio. E questo è il motivo della loro condanna: che la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché fanno il male".
Questa pagina di vangelo non è solo il resoconto di un fatto storico, ma è Parola di Dio per noi oggi. Attraverso di essa Dio ci vuole parlare e far fare anche a noi oggi personalmente l'esperienza di un simile incontro.

Cronaca di un incontro


1. Di notte. Ecco dunque un uomo, Nicodemo, un uomo religioso che aveva pure fatto carriera nelle istituzioni religiose del suo tempo. "Egli venne a cercare Gesù, di notte". Perché? Nicodemo si vergognava in pubblico di ammettere di essere attratto dalla figura di Gesù. Decide così di avere con Gesù un colloquio privato, di notte... lontano da occhi indiscreti e da eventuali critiche... Sembra di scorgere in lui un'insoddisfazione profonda per la sua religiosità tradizionale. E' un uomo diligente nei suoi doveri religiosi, accetta i valori della sua cultura, ma dentro di sé c'è qualcosa che gli manca... in lui c'è un vuoto che riti religiosi e tradizioni non riescono a colmare. Crede in Dio, prega... ma questo è più una consuetudine sociale, un'adesione ad un valore culturale che reale e profonda esperienza di Dio, un reale e intimo colloquio con Dio. Ubbidisce esteriormente a leggi religiose, ma sa che il suo cuore non ne è toccato. Onesto verso sé stesso, si sente insincero, sporco, ha l'impressione che le sue preghiere non siano che un movimento di labbra mentre il suo cuore è lontano da Dio. La notte è anche nel suo cuore. Per questo cerca quella luce che non trovava nel suo ambiente.

2. Un maestro diverso. Ha inteso che Gesù "è diverso" dai personaggi religiosi che conosce, per quanto eminenti. Il parlare di Gesù non è come quello degli "esperti di religione": c'è freschezza, autenticità, bellezza in Gesù. C'è vera potenza... potenza di guarire esteriormente ma soprattutto interiormente. Da Gesù traspare conoscenza di Dio di prima mano. Quanto vorrebbe farne esperienza! Infatti Nicodemo dice a Gesù: "Rabbi, sappiamo che sei un maestro mandato da Dio, perché nessuno può fare miracoli come fai tu, se Dio non è con lui" . Perché Gesù è così diverso dai soliti personaggi religiosi? Perché il Suo parlare non è fatto di citazione dopo citazione di scrittori del passato ma è così originale ed immediato? Perché Gesù non è solo "un venditore di parole", un "distributore" di esortazioni morali generali, ma uno che dimostra nella realtà dei fatti ciò che afferma? Dio deve essere proprio "particolarmente" con Lui. Nicodemo lo intuisce e vuole intenderne il mistero.

3. Arriva subito al sodo. E Gesù che legge nel cuore di ognuno, con parole piene di affetto, ma con fermezza, comprende ciò di cui Nicodemo ha personalmente bisogno ed arriva subito al sodo dicendo: "Credimi, nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce nuovamente". "Nascere di nuovo?" Che vuol dire Gesù? Non equivale forse a dire che Nicodemo ha sbagliato tutto nella sua vita, ha preso una direzione sbagliata, che sarebbe meglio per lui ricominciare ...tutto da capo? In un certo senso si. Questo è anche il sentimento oggi di molti, forse anche di qualcuno di voi che mi ascolta. Dicono: "Se solo potessi ricominciare tutto da capo... vivrei in modo diverso... farei scelte diverse...". Si, una profonda insoddisfazione della propria vita traspare dal parlare e dal volto di molti anche oggi. Non hanno però perduto la speranza di cambiare le cose. Cercano in questo modo "qualcosa di nuovo" che spesso non trovano. Nicodemo ha trovato in Gesù qualcosa di veramente nuovo. Ora questo Gesù gli parla proprio della questione di fondo che lo riguarda più da vicino, e senza tergiversare. "Devi nascere di nuovo"?!

4. Impossibile? Rinascere? Ricominciare tutto da capo? E' impossibile! Sappiamo che è impossibile! Forse che Gesù dice: "Per te non c'è più speranza?" Le perplessità di Nicodemo, come pure le nostre, sono qui evidenti. Dice: "Com'è possibile che un uomo nasca di nuovo quando è vecchio? Non può certo entrare una seconda volta nel ventre di sua madre e nascere!". No, non si può certo entrare una seconda volta nel ventre di nostra madre e rinascere. Questo no. Ma una rinascita spirituale, non meno radicale di questa è possibile, "...se lo desideri con tutte le tue forze e la domandi a Dio. Io, Gesù, sono proprio Colui che Dio ha inviato nel mondo per rendere possibile proprio questa rinascita. Come mio discepolo riceveresti dal Padre il dono vivificante dello Spirito Santo nella tua vita". Si, Dio poteva imprimere un nuovo corso alla vita di Nicodemo come Egli può imprimere un nuovo corso alla nostra vita oggi tramite l'azione potente di Gesù e dello Spirito Santo.

5. Una possibilità estesa a molti. Questa rinascita spirituale, questo rinnovamento dello Spirito, dice Gesù, non riguarda solo te, Nicodemo. Non riguarda solo le persone religiose che vogliono così "perfezionarsi": riguarda chiunque voglia avere una vita veramente realizzata e soprattutto accettevole a Dio e che in Dio possa trovare prospettive eterne. Essa non è un optional, anzi, è assolutamente indispensabile. Gesù infatti sottolinea: "Io ti assicuro che nessuno può entrare nel regno di Dio se non nasce da acqua e Spirito". L'essere umano, così come esso si trova è "sporco" ed inadatto a presentarsi a Dio. Deve ripulirsi radicalmente come un buon bagno lava il corpo, e questa ripulitura radicale, di cui tu sai aver bisogno, è possibile solo allo Spirito di Dio, il quale devi assolutamente invocare! Non è qualcosa che tu possa fare con procedure umane. Non è possibile realizzarla con una cura di disintossicazione, una psicoterapia, degli esercizi spirituali. Tutto questo, per quanto talvolta possa essere utile, si muove su un livello esclusivamente terreno, è "carne". Gesù dice: "Dalla carne nasce carne". Questo rinnovamento profondo è qualcosa che nasce dall'opera sovrana dello Spirito che Dio impartisce a tutti coloro che affidano sé stessi "anima e corpo" molto seriamente, a Gesù Cristo come Suoi discepoli. Infatti: "dallo Spirito nasce Spirito". Infatti Gesù commenta: "Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito".

6. Non comprende bene. Nicodemo, pur essendo un "maestro di religione" non comprende bene come tutto questo sia possibile. Allo stesso modo questo discorso forse potrà apparire enigmatico per molti che lo odono e potrebbe suscitare più domande che risposte. Gesù però non dà a Nicodemo "ricette immediate" per realizzare questa trasformazione interiore. Non gli dice "sforzati e vedrai", non gli offre una scaletta di "istruzioni per il montaggio" che egli dovrà usare, del tipo: punto uno: fare questo... punto due: fare quello... punto tre: fare quell'altro ancora. Gesù gli dice semplicemente, come dice ad ogni altra persona che incontra: "Seguimi... rimani a me disponibile... seguimi fiduciosamente... lascia che Dio operi nella tua vita senza opporgli resistenza... abbandona ogni pregiudizio ed abbandonati fiduciosamente a me". Nicodemo, infatti, rimarrà disponibile a Cristo, diventerà Suo discepolo. Di lui non sappiamo molto di più, se non che sarebbe diventato "segretamente" discepolo di Gesù. Sarebbe stato meglio "apertamente", ma non importa. L'importante è che discepolo lo diventi, ed il resto a suo tempo verrà. Questo rinnovamento interiore, questa "nuova nascita" avverrà però "frequentando" Cristo, perché così facendo Lo conoscerà sempre meglio. La luce di Cristo lo illuminerà sempre di più e un giorno potrà dire, come possono dire ancora oggi molti: "Grazie a Gesù sono diventato una persona nuova"!

Innalziamo Gesù nel nostro cuore!


Comprendete allora l'importanza di elevare la Persona e l'opera di Cristo a Natale, ma non solo a Natale... Comprendete l'importanza di esaltare non una tradizione, un personaggio di questo mondo o un'istituzione umana? Se vorremo conoscere Dio e la Sua luminosità che libera e guarisce il cuore umano, il vostro cuore, è necessario avvicinarci al Gesù delle Scritture con fiducia e disponibilità ad ubbidire. Gesù non è un "fondatore di religioni", un semplice uomo di questo mondo, se no non si potrebbe dire di Lui quello che la Scrittura dice. Sarebbe una bestemmia. Dice il nostro testo: "Nessuno è mai stato in cielo: soltanto il Figlio dell'uomo. Egli infatti è venuto dal cielo".

E' importante esaltare la persona di Gesù, ed è il compito della predicazione cristiana, la responsabilità di ogni cristiano. Queste parole dell'Evangelo sono così meravigliose che proprio non vorrei oscurarle con le mie: "Mosè nel deserto alzò il serpente di bronzo... Così dovrà essere innalzato anche il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non perisca ma abbia vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede nel Figlio non è condannato. Chi non crede, invece, è già condannato, perché non ha creduto nell'unico Figlio di Dio".

E' questo il mio più sincero augurio per voi durante queste festività di Natale. Voi potete fare esperienza di un nuovo corso nella vostra vita avvicinandovi con piena fiducia a Gesù Cristo, diventandone seriamente discepoli, camminando con fiducia sulla strada da Lui indicata. Tramite il signore Gesù lo Spirito Santo entrerà nella vostra vita e comincerà a trasformare in meglio ogni cose. ...come una nuova nascita!

Qualcuno disse: "Chi non ha il Natale nel suo cuore, non lo troverà mai sotto un albero"! Il che si potrebbe anche tradurre: "Chi non aspira alla nuova nascita che il Signore Gesù può realizzare nella sua vita, non comprenderà mai l'autentico significato del Natale". 

Che il Signore vi benedica con questa esperienza.

Paolo Castellina 


  
"La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: 
«Dio con noi»" 
(Matteo 1:23)


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